Claudia Di Fonzo
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«Trasumanare» non è trasmutare. Trasumanare significa andare oltre la natura umana ed è una esperienza concessa all’uomo in virtù dell’incarnazione, almeno nell’antropologia dantesca. Alla felicità naturale l’uomo giunge con l’intelletto ma alla conoscenza sapienziale vi giunge, in virtù dell’incarnazione, con l’intelletto d’amore. La poesia è lo svelamento di questa esperienza di conoscenza d’amore ed è dunque scala a Dio. Così è per Dante e così è per il Dante di Irma Brandeis, di Eugenio Montale e Maria Zambrano. Una scala che è mistica unione in virtù della croce, che infrange la legge naturale e congiunge il cielo alla terra. Una scala che è anche il grembo che partorisce colui che, sulla croce, è egli stesso scala. Dante racconta che la gnosi conduce Ulisse al gorgo e l’intelletto d’amore alla sapienza. A questa consapevolezza tuttavia si può arrivare solo dopo aver considerato e contemplato dall’alto il mondo e le sue leggi, l’aiuola che ci fa tanto feroci, e aver compreso che un posto è stato assegnato a coloro che sono capaci di ben condurre lo stato e che hanno il compito di custodire l’ordine civile (ordinata civilitade) restaurato, dopo la disobbedienza di Adamo. Il trasumanare è possibile solo in questa prospettiva e solo grazie all’intervento di Dio nella storia, un intervento nel segno della debolezza e del servizio. È un trasumanare, che rompe le leggi di natura e ribalta ogni concezione del potere: il figlio di Dio è accusato e muore come un malfattore di fronte alla legge, Pilato, che, pur non trovando in lui alcuna colpa, non emette un giudizio e lo lascia nelle mani del popolo, rinunciando a giudicare con la legge, la natura umana di Cristo e non potendo, con il cuore e la sapienza, come i suoi che non l’hanno accolto, riconoscere la verità.
Libri
Pio Rajna, l’Ottimo commento,
- Pio Rajna, La materia e la forma della «Divina Commedia». I mondi oltraterreni nelle letterature classiche e nelle medievali. Introduzione, edizione, commento a cura di Claudia Di Fonzo. Premessa di Francesco Mazzoni, Firenze, Le Lettere, 1998 («Quaderni degli studi danteschi» 12).(EDIZIONE DI FONTE INEDITA)
- Di Fonzo, L’ultima forma dell’«Ottimo commento». Chiose sopra la Comedia di Dante Alleghieri fiorentino tracte da diversi ghiosatori. Edizione critica a cura di Claudia Di Fonzo, Inferno, Ravenna, Longo, 2008. [Testi della collana «Memoria del Tempo» dell’Università di Zurigo] (EDIZIONE CRITICA)
- Di Fonzo, Dante tra diritto, teologia ed esegesi antica, Napoli, Edises, 2012 (MONOGRAFIA)
- Di Fonzo, Dante e la tradizione giuridica, Roma, Carocci, 2016.
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Claudia Di Fonzo e Francesco Zambon, Scala del divino amore, Introduzione e traduzione di Francesco Zambon. Commento e note complementari di Claudia Di Fonzo, Milano, Paoline, 2019, pp. 93-154. («Letture cristiane del secondo millennio» 61)
Articoli
Di Fonzo, Dante e il «dantismo giuridico», (Atti del Seminario Internazionale «Iura Monarchiae» El pensamiento político de Dante entre Antigüedad, Edad Media y Moderna, Madrid, 11 ottobre 2017) a cura di M. Curnis, in «TENZONE» 19 (2018), pp. 79-108.
Claudia Di Fonzo, Il comico nel Paradiso dantesco: una rivoluzione nella rivoluzione, «Tra chiaro e oscuro». Studi offerti a Francesco Zambon, a cura di D. Mariani, S. Scartozzi e P. Taravacci, Trento, Università degli Studi di Trento, 2019 [Labirinti 180], pp. 265-282.
Claudia Di Fonzo, La questione della nobiltà da Dante al dantismo giuridico, in Poesia e diritto in Due e Trecento italiano a cura di Franziska Meier e Enrica Zanin, Ravenna, Longo, 2019 [Memoria del Tempo 65], pp. 161-173.
Links
Dante et la tradition juridiquehttp://chroniquesitaliennes.univ-paris3.fr/PDF/Web23/Di-Fonzo-Dante.pdf
In traduzione
Di Fonzo, Tra diritto e letteratura nel nome di Dante, in Legal Traditions of the West and China, vol.14, Pechino, 2018, pp. 491-503 (traduzione in cinese).